CATANIA 2030: AMBIENTE E AMBIENTI

I FOCAL POINT ECOMED - PROGETTOCOMFORT

I FOCAL POINT ECOMED - PROGETTOCOMFORT

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) sta producendo un’accelerazione significativa degli investimenti e delle riforme del Servizio Idrico Integrato (SII) con importanti prospettive in termini di superamento delle criticità del comparto, soprattutto nelle regioni meridionali. Da sempre, la Fiera abbraccia il tema dell’acqua a 360°, dal concetto più autentico di acqua come risorsa prioritaria per la vita a quello di Ciclo Integrato delle Risorse Idriche. Tra le tematiche: l’importanza delle tecnologie per tutelare questa risorsa, a partire dalla riduzione degli sprechi derivanti da reti idriche inadeguate e dalla loro carente manutenzione; il ruolo degli stakeholders, dei gestori e degli Enti pubblici; la ricerca di nuove e più sostenibili forme di approvvigionamento fino all’utilizzo delle tecniche di dissalazione. Un’attenzione particolare è riservata al ciclo della depurazione, con le nuove frontiere del recupero di materia ed energia dagli impianti di depurazione, a partire dal riuso delle acque fino all’efficienza energetica negli impianti, passando dalle più recenti innovazioni tecnologiche e gestionali in un’ottica di piena sostenibilità ambientale, prestando attenzione alle criticità presenti e future quali: gestione dei fanghi, contaminanti emergenti, microplastiche, emissioni clima-alteranti. Importante conferma per l’edizione 2023 è l’area espositiva “AQUA 2030” dove le principali società del settore idrico incontreranno il pubblico rappresentando le tecnologie più avanzate, i servizi all’utenza e i modelli di buon comportamento per il risparmio e la gestione ottimale di questa preziosissima risorsa.

Una particolare attenzione viene posta dalla manifestazione al clima e ai suoi effetti – in particolare in agricoltura – e alle opportunità offerte dalla Missione 2 del PNRR, per la rivoluzione verde e la transizione agroecologica con interventi di fondamentale importanza per la resilienza del settore agricolo e che identificano la sua strategica importanza nel tutelare i suoli, l’ambiente e le produzioni alimentari. È allora fondamentale confrontarsi per conoscere le più recenti e promettenti proposte nel settore agroindustriale, per la corretta gestione degli scarti, dell’energia, della risorsa idrica, e non da ultimo per una gestione più sostenibile degli imballaggi e derivanti rifiuti.

Gli ambiziosi aspetti del nuovo piano d’azione per l’economia circolare, nonché l’obiettivo strategico, per l’Europa, di limitare la sua dipendenza da altre aree geografiche, sia in termini di materiali che di risorse energetiche, richiedono la rapida implementazione di nuovi modi di progettare i prodotti e di processi innovativi per il loro recupero e riciclaggio. Il PNRR attraverso la Misura 1 della Missione 2 ha previsto una specifica linea di investimento con cui vengono stanziati 1,5 miliardi di euro per il potenziamento della raccolta differenziata, il revamping e la realizzazione di nuovi impianti di trattamento dei rifiuti urbani provenienti dalla raccolta differenziata e impianti innovativi di trattamento di filiere ancora ai margini dell’economia circolare (esempio il tessile) con un chiaro intento di colmare i deficit delle aree in ritardo e di promuovere lo sviluppo di buone pratiche e processi innovativi. La questione oggi non è più se i rifiuti rappresentino un problema o una risorsa ma l’attuazione di un nuovo Ciclo Industriale Integrato e sostenibile per la loro valorizzazione in un’ottica circolare e di simbiosi industriale. Una valorizzazione che per essere sostenibile deve essere validata e certificata. Un esempio di riferimento è la Strategia Europea per la plastica nell’Economia Circolare, elemento chiave per l’Unione Europea nel percorso verso un’economia circolare che punta alla neutralità carbonica. Al centro del confronto in ECOMED – PROGETTOCOMFORT, saranno le politiche e la governance, le infrastrutture impiantistiche e i modelli economici e di consumo, ma anche l’informazione per incentivare comportamenti corretti. Adottare il Ciclo Integrato significa sviluppare azioni sostenibili per la valorizzazione delle risorse, tenendo conto del quadro di riferimento europeo e delle diverse vocazioni del territorio. Mai come adesso in questo settore servono coscienza, conoscenza e competenze tecniche, per contrastare tutte quelle forme di banalizzazione e strumentalizzazione dei temi della sostenibilità che tendono a tradursi in semplici operazioni di green washing ma anche per superare un dinamismo legislativo che spesso può disorientare imprese e pubblica amministrazione con un appesantimento dei processi autorizzativi e un eccessivo inasprimento delle azioni di controllo. L’economia del futuro è un’economia circolare sostenibile, che riesce a prevedere e a misurare i vantaggi economici e ambientali attuando il giusto compendio tra sviluppo tecnologico e cambiamento culturale; una nuova economia circolare nella quale il settore dei rifiuti si candida ad essere principale propulsore. La crescita del settore deve essere accompagnata da Istituzioni efficaci e competenti che possano garantire percorsi autorizzativi compatibili con i tempi imprenditoriali e attività di controllo senza sconti ma nel contempo equilibrate e misurate in uno spirito di leale collaborazione con le aziende.

Sostituire le fonti tradizionali con fonti rinnovabili e sostenibili è il percorso obbligato per rispondere agli impegni internazionali dell’Italia e rispondere alla crescente domanda di energia pulita in un percorso di transizione che sia comunque sostenibile e ragionato in un confronto con la dinamica mondiale.

Una sfida che richiede il continuo sviluppo di nuove tecnologie e soluzioni, dai sistemi di accumulo, alla gestione efficiente dell’energia fino all’utilizzo delle tecnologie digitali lungo il percorso di transizione energetica tracciato per il 2030.

Un discorso a parte riguarda il mercato dell’Efficienza energetica che si sta trasformando con il superamento dei tradizionali meccanismi incentivanti, con i vantaggi e le distorsioni che lo hanno caratterizzato. abbandonando l’epoca degli incentivi, i suoi vantaggi, ma anche i problemi e le distorsioni che gli stessi hanno prodotto nel tempo.

La Commissione europea ha presentato la sua “Strategia per la mobilità sostenibile e intelligente” insieme a un piano azione di 82 iniziative che guideranno il nostro lavoro per i prossimi quattro anni. Questa strategia getta le basi per il modo in cui il sistema dei trasporti dell’UE può realizzare la sua trasformazione verde e digitale e diventare più resiliente alle crisi future. Come indicato nel Green Deal europeo, l’UE punta ad una transizione ad impatto climatico zero entro il 2050. A tal fine, anche in Italia, il settore dei trasporti deve subire una trasformazione che richiederà una riduzione del 90% delle emissioni di gas a effetto serra, garantendo nel contempo soluzioni a prezzi accessibili ai cittadini. In particolare il “Fit for 55 package” costituisce il piano dell’UE per conseguire gli obiettivi climatici del Green Deal europeo e comprende una serie di proposte di revisione della legislazione dell’UE, anche nel settore dei trasporti.

Perché la mobilità divenga sostenibile, significa:

  • Promuovere l’adozione di veicoli, navi e aeroplani a emissioni zero, combustibili rinnovabili e a basse emissioni di carbonio e relative infrastrutture, ad esempio installando 3 milioni di punti di ricarica pubblici entro il 2030.
  • Creazione di aeroporti e porti a emissioni zero, ad esempio attraverso nuove iniziative per promuovere carburanti sostenibili per l’aviazione e il mare.
  • Rendere la mobilità interurbana e urbana sana e sostenibile, ad esempio raddoppiando il traffico ferroviario ad alta velocità e sviluppando infrastrutture ciclabili aggiuntive nei prossimi 10 anni.
  • Rendere più ecologico il trasporto merci, ad esempio raddoppiando il traffico merci su rotaia entro il 2050.
  • Fissare il prezzo del carbonio e fornire incentivi migliori per gli utenti, ad esempio perseguendo una serie completa di misure per fornire prezzi equi ed efficienti su tutti i trasporti.

I problemi di natura tecnico-economico e sociale, gravati dai rischi per una sempre più essenziale sicurezza (ad es. i rischi pandemici) e legati al costo e al tipo approvvigionamento energetico, sono i temi chiave verso una strategia sostenibile, che punta alla neutralità ed alla decarbonizzazione.

La manifestazione pone al centro questi temi e si prefigge di creare un tavolo aperto per un confronto tra amministrazioni e industrie, a supporto di nuovi modelli di governance proattiva.

Le Nature Based Solutions sono i servizi ecosistemici indispensabili ad attivare efficaci strategie volte a innescare la resilienza delle città, componente indispensabile per la rigenerazione sostenibile sia architettonica che urbana. Queste pratiche virtuose sono sempre più componenti imprescindibili di ogni piano o progetto urbano ed architettonico. I principi di architettura sostenibile orientata alla bioclimatica e in particolare ai sistemi passivi, al riciclo dei materiali, al pieno conseguimento di un’autonomia energetica sono i pilastri fondanti della “ecoarchitettura” che da oltre un decennio è il campo di sperimentazione d’avanguardia sulla quale puntare nella prospettiva dell’economia circolare. Le nuove architetture seguono i principi ecologici e naturali per la scelta dei materiali ottimizzando le risorse naturali, i consumi energetici e la salvaguardia dell’ambiente. A partire da questi principi ecologici condivisi, l’Ecoarchitettura promuove un’alleanza virtuosa fra le trasformazioni edilizie e l’ecosistema recuperando forme architettoniche totalmente compatibili con l’ambiente circostante e con gli esseri viventi (del mondo animale e vegetale) contribuendo a ristabilire il benessere psicofisico dell’uomo che ritorna protagonista della propria salute.

I rapidi mutamenti della città e del territorio, complicati dall’irruenza della recente crisi energetica, obbligano a dovere sperimentare nuovi sentieri che facciano superare i vincoli burocratico-amministrativi, oltre che economico finanziari e di bilancio, che spesso in Italia frenano i processi di innovazione. La trasformazione indifferibile delle nostre città deve avvenire attraverso programmi integrati di rigenerazione urbana improntati sull’annullamento del consumo di nuovo suolo risorsa non riproducibile alla radice stessa della vita sul Pianeta accompagnati da azioni di forestazione urbana per mitigare e adeguare le città agli effetti dei cambiamenti climatici, spesso tragicamente calamitosi. Aumentare l’assorbimento di CO2, limitando l’uso dei combustibili fossili e aumentando le dotazioni di verde, contrastare le isole di calore, aumentare la permeabilità dei suoli può essere ottenuto con dispositivi ecosistemici che aiutano ad incrementare la resilienza urbana delle nostre città. È indifferibile un cambiamento di scala degli interventi attraverso programmi integrati a livello urbano e di quartiere con un’attenzione diffusa sia a livello sociale che ambientale ed economico promuovendo, dunque, servizi ecosistemici i per i cittadini dai costi bassi contenuti e dall’elevata efficacia che possano rispondere ai bisogni plurali della comunità insediate per soddisfare le esigenze primarie della salute, dell’autosufficienza energetica, e garantendo a tutti i cittadini il diritto dell’accesso attraverso la mobilità sostenibile.

SETTORI

SETTORI

  • RIFIUTI E RISORSE

  • BONIFICHE

  • TRATTAMENTO ACQUA

  • ENERGIE RINNOVABILI

  • RINNOVABILI ELETTRICHE

  • MOBILITA’ SOSTENIBILE

  • AUTO E MEZZI ECOLOGICI

  • AMBIENTI INDOOR

  • CLIMATIZZAZIONE

  • DOMOTICA E SERVIZI

  • EDILIZIA ECOCOMPATIBILE

  • EFFICIENZA ENERGETICA

  • IDROSANITARIA

  • ILLUMINOTECNIICA

  • ISOLAMENTO TERMICO E ACUSTICO

  • RUBINETTERIA

  • SALUTE E WELLNESS

  • VENTILAZIONE INDOOR