La crisi climatica è al centro delle politiche green in tutta Europa. E l’Italia si adegua con provvedimenti concreti. “Abbiamo il dovere di un intervento” e dobbiamo farlo “per la salute e per la Terra”, ha detto il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin intervenendo al convegno “Insieme per domani”, organizzato da LaPresse a Roma.
“Abbiamo un obbligo – osserva Pichetto – che parte dai trattati internazionali, come l’accordo di Parigi che ci chiede di rimanere entro 1,5 gradi di aumento medio della temperatura globale; cosa che è, molto, molto difficile”. C’è poi anche “un impegno da mantenere come sistema Paese: ovvero cogliere le opportunità, che vuol dire essenzialmente muoversi per primi”. Questo perché, “i primi che si adeguano vincono la sfida” del contrasto ai cambiamenti climatici e si troveranno in una posizione di vantaggio.
Il ministro si è poi soffermato sulla transizione alle case green e ha sottolineato che a livello europeo bisogna rendersi conto che l’Italia ha “caratteristiche precise e uniche, dovute a anni di storia e di tradizioni”; ed è per questo che in Ue “serve realismo”.
Sul tema del nucleare, poi, Pichetto Fratin ha spiegato che sui “piccoli reattori, sono convinto che non sarà lo Stato a fare le centrali ma imprese, consorzi e città. Lo Stato avrà un ruolo di permessi e autorizzazioni per installare impianti, come oggi per fotovoltaico ed eolico”. Il ministro ha poi aggiunto: “Dopo che ho sdoganato il nucleare con la piattaforma per il nucleare sostenibile adesso tutti parlano di nucleare: un primo passo positivo. Anche nei sondaggi sembra che continui ad aumentare la consapevolezza del nucleare per il futuro: non è più quello che incuteva terrore e timore. il nucleare del futuro che intendo io è quello di quarta generazione”.
PIchetto Fratin è poi tornato sul Dl Energia: “L’obiettivo del decreto – ha detto – è dare alcune regolamentazioni nuove e far ripartire un nuovo sistema sul fronte dell’energia, che permetta di guardare avanti e abbia una valenza di fruibilità. Un punto importante rispetto alla bozza è prevedere i porti per l’eolico offshore, attrezzare almeno due porti con un meccanismo a candidature per creare le basi per l’eolico offshore che determina grandi investimenti”.