In Italia crescono le filiere forestali responsabili. Sono 85.214 gli ettari di boschi certificati dal sistema FSC a fine 2023. L’aumento della superficie boschiva italiana gestita secondo i criteri FSC è stato di +4,4% rispetto all’anno precedente. Le realtà certificate sono passate da 26 a 28, con una straordinaria varietà sia per localizzazione che per tipologia. Forest stewardship council (Fsc) è il principale schema che garantisce la gestione responsabile del patrimonio forestale e delle filiere collegate attraverso standard rigorosi (non solo ambientali, ma anche economici e sociali) previsti dal marchio internazionale attivo da oltre 30 anni.
La certificazione forestale va di pari passo con la valorizzazione dei servizi naturali offerti dai boschi (stoccaggio del carbonio, preservazione del suolo, biodiversità, ciclo dell’acqua e capacità di fornire servizi turistico-ricreativi): ormai il 70% della superficie totale certificata in Italia verifica anche questi benefici.
IL 2023 ha registrato un aumento del numero di certificati di Catena di Custodia (+6,5%): ora in Italia sono 3.515 e comprendono oltre 4.500 siti produttivi. Il tasso di crescita quasi raddoppiato rispetto al 2022 e che torna ad essere simile a quelli registrati nel 2020 e nel 2021. La Catena di Custodia garantisce la rintracciabilità dei materiali provenienti da foreste ben gestite, da fonti controllate, da materiali di recupero o da un insieme di queste fonti.
Il settore con l’incremento maggiore è quello del legno per costruzioni (361 certificazioni, +14% nel 2023), anche se l’aumento più rilevante per dimensioni riguarda il packaging (1.374 certificazioni, +8%), seguito dall’arredamento per interni ed esterni (690 certificazioni, +8,5%); 69 i nuovi certificati rilasciati in quest’ultimo settore produttivo. In espansione, anche se ancora quantitativamente contenuto, è il settore del tessile: 169 le certificazioni a fine 2023, +7% e 22 nuovi certificati nell’ultimo anno.